Un Fico Che Non Portava Frutto

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Pace, mi chiamo Rocco e ho 41 anni. Ho iniziato a frequentare la chiesa cristiana all’età di 10 anni insieme ai miei genitori. Per tanti anni sono andato in chiesa, ma non ho mai dato il mio cuore a Gesù: dicevo che prima o poi glielo avrei donato ma, nel frattempo, andavo avanti con la mia vita.

Mi sono sposato, ho avuto una figlia, avevo, così come ora, un lavoro: sembrava che andasse tutto bene ma nel mio cuore c’era la tristezza, ero consapevole di essere lontano dal Signore, ma più gli anni passavano e più era difficile arrendermi a Lui. 

Quattro anni fa mia moglie diede il cuore a Gesù e vidi un grande cambiamento in lei, così capii che dovevo fare anch’io una scelta. Ho cominciato a pregare per la salvezza, ma il mio cuore era duro e non riuscivo ad arrendermi.

Una domenica, in chiesa, il pastore predicó sulla parabola del fico sterile in Luca 13:6, in cui Gesù racconta di un padrone che aveva un fico che non portava frutto, così disse al vignaiolo di tagliarlo ma quest’ultimo rispose di lasciarlo ancora un altro anno e vedere se, concimandolo, avrebbe dato del frutto. In quel momento ho sentito un gran peso nel mio cuore, era come se il Signore mi stesse dando un avvertimento.

Il giorno dopo, mentre ero al lavoro, si presentò un ragazzo: parlando con lui scoprii che era un fratello in fede zigano. Rimasi stupito perché, mentre parlavamo, pur non conoscendomi mi disse: “perché non hai dato il tuo cuore al Signore? Fallo, il Signore ti vuole benedire”. Queste parole mi fecero capire che il Signore si stava usando di lui per parlarmi.

Da quel giorno ho cominciato a pregare più intensamente per la mia salvezza e, una sera, durante la riunione di preghiera, il Signore ha cominciato a toccare il mio cuore: mi sentivo più leggero e, mentre tornavo a casa in auto, pregavo e dicevo: “Signore, io non smetterò di pregarti finché non mi salvi!” In quell’istante un gran fuoco è sceso su di me, una pace e una gioia hanno invaso il mio cuore e ho realizzato  di aver ricevuto la salvezza. Pochi mesi dopo mi sono battezzato in acqua. Ringrazio il Signore per come mi ha salvato e per come tutti i giorni è con me e con la mia famiglia. Il Signore sia lodato!